Napoli, la città agisca contro il degrado
Eugenio Mazzarella firma un articolo che è il caso di citare per avviare una discussione proficua sul futuro di Napoli: se l’amministrazione non ha la capacità di risolvere i problemi della città, è il caso che la maggioranza della borghesia napoletana intervenga in prima linea per occuparsi del bene pubblico.
Quello che Mazzarella suggerisce nel suo articolo sul Corriere del Mezzogiorno è uno sforzo collettivo per sconfiggere il degrado, seguendo alcuni esempi già proposti in passato, come il progetto dell’insula dell’antica dogana voluto da Romeo Gestioni.
Quell’idea, messa precipitosamente da parte dalla giunta de Magistris, è la prova che si può amministrare il territorio anche con poche risorse, invitando i privati a occuparsi della manutenzione di palazzi, strade e quartieri ma non come dei mecenati, bensì in qualità di investitori per la collettività, poiché un cofinanziamento pubblico-privato può rappresentare la vera soluzione ai mali che affliggono Napoli.
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